Camillo Boito (1836-1914) è una figura chiave nel panorama italiano dell’età dell’industrializzazione. Personalità eclettica e poliedrica in grado di catalizzare istanze culturali nazionali nel campo dell’architettura, del patrimonio storico e della formazione-produzione artistica. Figlio dell'artista Silvestro Boito e fratello maggiore del letterato e musicista Arrigo Boito, Camillo studia a Padova e all'Accademia di Venezia, dove è allievo di Pietro Selvatico (1803-1880) e nel 1856 è nominato professore aggiunto di architettura. Dal 1860 al marzo 1908 insegna architettura all'Accademia di Belle Arti di Brera e, dal 1865, per 43 anni, è docente all'Istituto Tecnico Superiore di Milano (futuro Politecnico di Milano). La sua scuola di Milano annovera i maggiori protagonisti della edificazione della Milano industriale, tra i quali Gaetano Moretti, Luigi Broggi, Ernesto Pirovano, Luca Beltrami, Giuseppe Sommaruga e si pone come ponte tra lo storicismo Boitiano e la continuità nella modernità rivendicata nel secondo dopoguerra da Ernesto Nathan Rogers. Come presidente dell’Accademia di Brera (1897) e direttore del Museo Poldi Pezzoli (1898) ricopre in entrambe le istituzioni un ruolo innovatore, ponendo all’ordine del giorno la revisione dei loro organi collegiali e gestionali. Lavora inoltre al progetto anticipatore di una Scuola di restauro, che segnala la raggiunta maturità della disciplina e la necessità della sua autonomizzazione istituzionale. Nel 1911 partecipa all'Esposizione internazionale di Torino, tenutasi in occasione del 50º Anniversario dell'Unità d'Italia lanciando un appello per la definizione di uno stile nazionale.
Tra le sue opere architettoniche: il sepolcreto Ponti del cimitero di Gallarate (1865), l’ospedale civico di Gallarate (1869), il palazzo delle debite a Padova (1873), l’edificio d’ingresso e scalone del museo civico a Padova (1879), le scuole elementari alla Reggia Carrarese (1880), lo scalone di palazzo Franchetti a Venezia (1882), le scuole elementari di Via Galvani a Milano (1888), la casa di riposo per musicisti a Milano (1899).
Come scrittore, oltre a vari studi di argomento architettonico, teorici e storici come: L’architettura cosmatesca, in “Giornale dell’Ingegnere, Architetto ed Agronomo” (1860), Architettura del Medio Evo in Italia (1880), Ornamento di tutti gli stili classificati in ordine storico (1881), I restauratori (1884) e Il Duomo di Milano e i Disegni per la sua facciata (1888) lascia alcuni racconti: Storielle vane, (1876), Senso. Nuove storielle vane (1883), Gite di un artista (1884) e il maestro di setticlavio (1891).
Come restauratore promuove la prima “Carta del restauro” nel 1880, che riassume e sintetizza i criteri di un’impostazione originale, riconosciuta come importante riferimento della Carta di Venezia del 1964. Tra le opere il restauro: Porta Ticinese a Milano (1861) e l’altare di Donatello nella Basilica del Santo di Padova (1898).
Nel campo delle arti applicate svolge una funzione fondatrice con la rivista Arte Italiana Decorativa e Industriale, da lui fondata nel 1890. Essa diviene vetrina insostituibile dell’industria artistica europea di fine secolo, affiancandosi a organi più considerati come Ver Sacrum della Secessione viennese, lo Jahrbuch del Werkbund tedesco, le edizioni celebrate del movimento anglosassone Arts and Crafts e francese delle Arts décoratifs.
Camillo Boito, Scuole elementari alla Reggia Carrarese, Tav I Pianta generale, pianta dei sotterranei, Padova, 1877
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Camillo Boito, Scuole elementari alla Reggia Carrarese, Tav II Pianta del piano terreno e del primo piano, Padova, 1877
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Camillo Boito, Scuole elementari alla Reggia Carrarese, Tav III Pianta del secondo e del terzo piano, Padova, 1877
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Camillo Boito, Scuole elementari alla Reggia Carrarese, Tav IV Prospetto esterno, Padova, 1877
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Camillo Boito, Scuole elementari alla Reggia Carrarese, Tav V Prospetto interno, Padova, 1877
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Camillo Boito, Scuole elementari maschili e femminili in via Galvani, Parapetti delle scale ai comparti ed esterne, Milano, 1888
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Camillo Boito, Scuole elementari maschili e femminili in via Galvani, Sezione sulla linea AB, Milano, 1888
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Camillo Boito, Scuole elementari maschili e femminili in via Galvani, tav. 17 tubi di raccordo per drenaggio, Milano, 1888
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Camillo Boito, Scuole elementari maschili e femminili in via Galvani, tav 8, sezione sulla linea CD, Milano, 1888
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Camillo Boito, Scuole elementari maschili e femminili in via Galvani, Pianta dei sotterranei e pianta del terzo piano e del tetto, Milano, 1888
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